domenica 9 agosto 2015

L´inferno esiste ! Una lezione




L´inferno esiste!


Con la grazia divina, noi meritiamo il paradiso solo perché Dio ha promesso di compensare le nostre buone opere, dunque non per diritto di nascita, ma Cristo ha potuto meritare la nostra salvezza ha placato la giusta ira di Dio per il peccato originale, per i peccati del mondo e cosi degnamente e pienamente soddisfacente per il padre anche scontare la pena con la morte ed essere premiato con la resurrezione, e in più ha voluto anche comunicare questa sua azione da figlio di Dio a coloro che incorporati in lui tramite il battesimo partecipano con lui alla sua morte e alla sua resurrezione e appunto meritano il loro paradiso, se è un merito esiste chi non lo merita, chi non lo vuole, chi non e fedele a Dio e per necessita queste persone sono puniti. La domanda sedici del catechismo: i cattivi che non servono Dio e muoiono in peccati mortale che cosa meritano? Risposta: „ I cattivi che non servono Dio meritano l´inferno!“
Chi non osserva la legge ma le proprie passioni merita l´inferno. I cattivi che non servono Dio sono coloro che peccano trasgredendo la legge dei divini comandamenti, non servono Dio ma le proprie passioni, il mondo, il demonio. Giuda invece di mettersi al servizio di Cristo, pensava solo a accontentare la sua avarizia e si perdette. Invece di servire Dio e rispettare i comandamenti ci si mette a servire le proprio passioni, passioni basse che si manifestano anche materialmente. La dannazione scaturisce da non servire Dio ma il mondo, ricercando la vana gloria, coltivando la superbia e poi anche servendo il demonio. Senz´altro si serve il demonio quando si seguono le proprie passioni ma le passioni proprie si impongono come tiranni anche senza il demonio. Si racconta che nelle città i demoni hanno poco da fare, sulle mura della citta stanno in poltrona e si dicono che qui non ce niente da fare, perché ci troviamo in città dove il vizio regna, dove regano le passioni, il peccato. E per questo i demoni sono attivi li dove vivono le persone ritirati dal mondo, anche ritirati dalle passioni, per tentarli con l´orgoglio e la vana gloria e altri vizi. 
I cattivi essendo privi della divina amicizia, anche se compiono qualche opera buona, non meritano il premio eterno che il signore ha preparato per quelli che lo amano. Questo va ricordato a tutte le opere umanitarie. 
Le opere umanitarie che si presentano nella guerra, con acqua e medicinali sono opere buone ma se non sono al servizio di Dio non meritano il paradiso. Purtroppo è anche ufficiale che molte delle opere apparentemente buone sono maschere di opere cattive che si nascondono dietro.
L´unico vero segno che un opera e davvero buona è se è fatta nel nome del padre, del figlio e del spirito santo. Prima, nel passato, ogni opera di bene, sia aiutare i stranieri con le carte, con i documenti, aiutare i bisognosi, dargli il cibo e da bere, era tutto fatto in nome di Dio!
Chi muore in peccato mortale senza essersi prima riconcigliato con Dio è privo della divini amicizia e non può essere ammesso alla felicita dei giusti in paradiso dove non entra nulla di macchiato! Gesù ci fa comprender questa verità nella parabola delle nozze. Colui che si era introdotto nella sala (che rappresente il cielo) senza la veste nuziale (simbolo della grazia), per ordine del padrone fu preso e gettato fuori nel buio della notte. Dunque per salvarsi non basta tentare Dio dicendosi, tanto prima di morire dirò un bel rosario, chiamerò il sacerdote, mi faro dare i sacramenti e sarò salvo. Non sappiamo se avremmo la forza di confessarci, e poi essere amici di Dio non è una cosa automatica, non è una scelta come scegliere un abito o un partito. Dio vuole che si è suo amico, che lo si cerca, che lo si serve in tutto e per tutto fedelmente. 
Esistono la disperazione e il fatalismo, queste sono la sostanza dell paganesimo. 
Martin Lutero che dice: pecca fortemente, e credi ancora più fortemente e Cristo ti porta in cielo, sbaglia. O Calvino che dice che non si possa fare niente, si è predestinati di essere salvi o dannati, e dipende dell guadagno, e se si guadagna bene e si ha potere economico si è benedetti di Dio e salvati. Questo è una fede moderna che ha influenzato il mondo intero, specialmente l´USA.  
L´inferno è il patimento eterno della privazione di Dio, perché sono privato di Dio, perché non l´ ho ricercato, perché non lo ho cercato, perché non ho vissuto i comandamenti, ho cercato me, la mia vanagloria, le passioni, il mondo, ho cercato la mia volontà e rifiutavo di seguire la volontà di Dio, non lo ho ricercato e quando mi mancano tutti i beni di cui ho abusato, mi trovo nel vuoto senza Dio. Scoprire che l´intelletto era fatto per dio, la sua volontà era fatta per dio e si ritrova lontano da Dio e con un odio verso Dio.  
Per i paurosi, per gli increduli, gli omicidi, i fornicatori, i stregoni, idolatri e per tutti i mentitori, la loro parte sarà nello stagno ardente di fuoco che è la seconda morte (Apocalisse 21).  

Apocalisse 21,8
Ma per i vili e gl'increduli, gli abietti e gli omicidi, gl'immorali, i fattucchieri, gli idolàtri e per tutti i mentitori è riservato lo stagno ardente di fuoco e di zolfo. È questa la seconda morte».

Per tutti i mentitori, vuol dire che ogni tipo di questi vizi è una menzogna. Il peccato è sempre una menzogna o perché e contro Dio che è la verità. Il peccato è anche un malizia perché Dio è il bene, e va contro il bene, va contro Dio!  
Coloro che sono condannati si perdono per paura perché non hanno trovato il coraggio di affrontare la battaglia contro il male, non si vince il male in qualsiasi forma ci si presenta, i propri vizi, i difetti propri, o le suggestioni che portano al peccato, non si è stati lontano dalle tentazioni che portano al peccato o dalla persona sbagliata che porta al peccato, e per paura si recede e non si affronta e non si supera.  
La teologia insegna che la grande parte dei dannati sono dannati per lussuria! Ma vi è una grande parte di dannati per il poco coraggio, slancio nel superare se stessi e darsi con generosità al servizio di Dio. L´inferno è il patimento della privazione di Dio nostra felicita. 
Dio ci ha creati per contemplarlo, possederlo e goderlo in cielo! Egli solo come verità prima, sommo bene e vita beata ci può rendere pienamente felici appagando tutte le nostre brame e tutti i nostri desideri. A molti è sconosciuta perché non nasce spontanea la brama di Dio ma nasce nel vivere secondo i comandamenti, nasce nel pregare fedelmente, ricevere i sacramenti con regolarità e vivere secondo i comandamenti e i precetti della chiesa. Allora li nasce la brama di Dio, della sua gloria e di onorarlo con l´esercizio delle virtù. Dopo la morte nessun anima si può più salvare! Qui sulla terra gli uomini hanno mille cose con cui servire le proprie passioni, ma dopo la morte non ci sono più, ma per i dannati esiste solo un vuoto. Si trovono lontani da Dio. In Inferno si è privi di Dio, privi del suo gaudio. L´anima ha un bisogno di Dio, ma si sa da lui respinto, odiato e punito. Essere privati di Dio è la pena più grande che esiste! Ma l´uomo moderno non vuole sentirlo e non vuole crederlo! Si aggrappano alla sua bontà che adorano come se fosse infinita, ma rifiutano l´infinito e così soffrono e soffriranno! 
L´amore tradito é punito! Dio è un Dio geloso! Pochi sanno cosa è la fedeltà d´amore! 
La menzogna del mondo ha penetrato la mente e i cuori di uomini, finche hanno creato un nuovo cielo e un nuovo inferno: "l´inferno esiste ma è vuoto!" Oppure: "l´inferno non esiste veramente“!
Il catechismo ci insegna qualcosa altro. L´inferno esiste! I cattivi entrano nell´ inferno! Dio confina i demoni nel fuoco! I demoni sono nel fuoco eterno e il dannato è immerso nel fuoco quasi immedesimato con il fuoco come noi con l´aria che respiriamo. Privi di Dio, di ogni bene e afflitti di tutti i mali! Tanto più lo hanno ricercato. Tra i massimi tormenti oltre al fuoco ce la disperazione, l´odio, l´immobilita, che vide anche santa Teresa d´Avila. Come ingessati tutta la vita senza potersi muovere, pentimento eterno, il fumo dei loro tormenti si alzeranno in eterno, dove il loro verme non muore. La realtà dell´ inferno, ha causato in San Bruno la decisione di fondare l´ordine religioso die certosini. Vide un dannato che conosceva e che era uno che non sembrava aver manifestato all´esterno le passioni e i suoi peccati, si sarà dannato per la vanagloria e ipocrisia e forse le passioni basse che nascondeva (San Bruno, si racconta, pensava che sia stato forse il peccato di lingua e così fondo l´ordine dei certosini, che vietava il parlare-con voto del grande silenzio). Si racconta che mentre si cantava l´ufficio dei defunti, alle parole: risponde mihi, il morto disse: „per il giusto giudizio di Dio sono stato accusato“, dopo alla seconda volta disse il cadavere „per il giusto giudizio di Dio, sono stato condannato“, l´ufficio fu sospeso e ripreso l´indomani, l´indomani alle parole "risponde mihi", il cadavere si agitò, si pose a sedere nella bara aperta e disse: „per giusto giudizio di Dio sono stato condannato all´inferno!“ poi ricadde e non si mosse più. Tutti furono vivamente impressionati, specialmente Bruno, professore dell´università, che abbandonò la brillante carriera, si ritirò nella solitudine, fondò l´ordine dei certosini e divenne santo, canonizzato dalla chiesa. Queste parole e questa verità sull´ inferno che meritano coloro che non servono fedelmente Dio, ci sia di grande lezione. 



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